Domenica 8 aprile a Marina di Massa esordio nel paraciclismo – disciplina di cui Ale detiene il Record dell’Ora per la categoria C3, stabilito nel novembre 2015 al Velodromo di Montichiari (BS) – con due grandi novità: la nuova classificazione, che si stabilirà tra venerdì e sabato, e la prima corsa su triciclo.
“Per poter correre nelle gare nazionali e internazionali – spiega l’atleta Pavese, affiancato come sempre dal coach Paolo Marchetti – abbiamo dovuto trasformare Bice in un triciclo: una questione di sicurezza, ma anche di regolamento”.
Ale è infatti forse l’unico ciclista che si trova nella peculiare condizione di non poter utilizzare gli arti superiori, pur conservando in parte la funzionalità della mano destra, con cui impugna il manubrio. Non potendo fare forza e quindi controllare perfettamente la bici, il suo è essenzialmente un problema di equilibrio. Per questo corre su una bici da corsa in tutto e per tutto simile alle bici degli atleti normoabili, attrezzata con un supporto per il petto, in modo da poter azionare il freno con il mento e il cambio elettronico con le ginocchia.
Con questa stessa bicicletta – che ha anche un nome: Bice – l’atleta di Pavia ha vinto titolo italiano, Europei e Mondiali di paraduathlon, categoria PT2. Ora torna a gareggiare, con l’obiettivo dichiarato di arrivare più in alto possibile nelle gare nazionali e internazionali, tra cui i Mondiali, che quest’anno si terranno dal 2 al 5 agosto a Maniago (PN). Risultati che possono mettere Ale Carvani Minetti sulla strada per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.